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L’AMORE SBAGLIATO

Sabato 4 maggio 2019, immersi nello splendido scenario del Palazzo dei Priori a Perugia, in occasione della 5^ Edizione del Love Film Festival (a cura di Daniele Corvi, Direttore Artistico), si è svolto il convegno “l’Amore Sbagliato”. Padrona di casa l’Associazione Mede@ che con il suo Presidente, Avv. Alberto Polini, ha organizzato un evento di alto profilo culturale e sociale.
Leitmotiv “Combattere la violenza IN genere” e sostenere le persone vittime di questi traumi.
Tanti gli interventi che hanno animato la manifestazione.
La Senatrice Urania Papatheu, membro della Commissione Parlamentare sul Femminicidio, ha evidenziato la necessità di una svolta culturale a fronte delle tante, troppe donne che muoiono nel silenzio di un sistema che ancora oggi non le protegge adeguatamente.
Anita Mangialetto, responsabile nazionale area legale mede@, ha illustrato gli strumenti giuridici a tutela delle vittime che il parlamento sta discutendo.
A tal proposito è intervenuta la Dott.ssa Fabiola Furnari, Sostituto Procuratore presso la Procura Generale di Caltanissetta che, tra l’altro, ha espresso alcune riflessioni critiche sul provvedimento definito Codice Rosso come ad esempio il termine di tre giorni, dall’iscrizione dei fatti denunciati nel registro dei reati, per ascoltare una donna che decide di uscire da una condizione di violenza.
Patrizio Gemello, Sociologo ANS, ha trattato il rapporto di genere in particolare nel mondo militare con tutte le sue distorsioni, una su tutte il “nonnismo” fonte di violenza sulle donne.
Accurato l’intervento del Dott. Alessandro Diotallevi, Costituzionalista, che con dovizia di particolari ha spiegato la necessità di uno spazio di “agibilità” delle Associazioni ai processi di costruzione degli strumenti legislativi sulla materia.
Significativa la presenza della giornalista, scrittrice, Presidente dell’Associazione di promozione sociale Libera Civitas, Ileana Speziale che partendo dal significato greco del termine “trauma” = “rottura” ha condotto il ragionamento sul prima, il durante ma soprattutto sul post trauma offrendo la sua personale testimonianza di resilienza, raccontata nel suo romanzo Sedotta e sclerata. Ileana ha spiegato cosa prova una persona traumatizzata da un evento violento ma sopratutto si è concentrata sugli elementi fondamentali che aiutano il soggetto colpito a dare un senso al proprio futuro, cercando nel profondo di se stessi: “Grazie alla squadra, ovvero la Rete, composta da quegli elementi fondamentali che ci aiutano a non sentirci soli, la famiglia, gli amici, le associazioni, i medici, sono riuscita a trovare la resilienza che è in me! Così si può prendere in mano il proprio destino e portare la vita nella direzione che si desidera!”
A supporto delle tesi dell’autrice, l’intervento di Guity Mohammadi, esperta in Coaching ad Alte Prestazioni.

La presentazione e la conduzione dell’incontro è toccata alla giornalista Catia Acquesta, che con maestria ha saputo amalgamare gli interventi, concludendo la manifestazione con un suo personale decalogo dal titolo ” come non finire ammazzata”.

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