RELAZIONE LABORATORIO BANCO ALIMENTARE
Grazie al progetto di Servizio Civile "si può dare di più",
che l’'Associazione Libera Civitas stà sviluppando attraverso la collaborazione
di uno dei partner ed esattamente il Banco Alimentare, i volontari, con la super
visione degli OLP (Operatori Locali di Progetto), si cimentano nel percorso previsto
dal laboratorio definito appunto "Banco Alimentare".
Attraverso la collaborazione degli operatori del Banco Alimentare e i volontari dell'Associazione,
nonché degli OLP i ragazzi del Servizio Civile si rendono protagonisti
nella prima parte del laboratorio di varie attività, ed esattamente:
- reperimento di derrate alimentari e sanitarie,
provenienti dalle eccedenze di produzione agricole,
dell'industria alimentare e della grande distribuzione,
al fine di poter incrementare i quantitativi di tali
derrate utili per cercare di soddisfare più persone bisognose
possibili;
- stoccaggio di tali prodotti presso il magazzino di
riferimento del Banco che ` sito nel Comune di Fiano
Romano (RM), in attesa che le strutture facenti capo
al Banco Alimentare (la Rete è formata da circa 450
Enti prevalentemente Associazioni di Volontariato
Sociale, Parrocchie, Istituti di Suore ecc)
periodicamente ritirino i prodotti raccolti per poi
ridistribuirli sui territori interessati alle
famiglie meno abbienti;
-
gestione e controllo degli Enti appartenenti alla
Rete, delle derrate alimentari nonché della
distribuzione delle stesse attraverso un software
per la realizzazione di un archivio informatico
utile alla costruzione di una banca dati generale.
Oltre che apprendere il significato di operare in una
struttura complessa con tutte le varie articolazioni del
caso, per l'espletamento delle suddette attività,
le mansioni specifiche dei volontari sono: ricevere,
selezionare e smistare i prodotti da destinare alla Rete;
controllare e monitorare tutte le attività della
filiera, grazie al software messo a disposizione dalla
Direzione del Banco.
La seconda parte del laboratorio vede impegnati i volontari,
sempre seguiti dagli OLP, sui territori interessati dal
Progetto.
A tal fine gli stessi provvedono:
-
al ritiro periodico, presso il Banco, della quota parte
delle derrate spettante all'Associazione;
-
al monitoraggio del territorio, per la sempre pi`
puntuale interpretazione di quelle che sono le esigenze
delle famiglie bisognose con particolare riferimento
agli anziani soli;
-
alla ridistribuzione delle derrate a tutte quelle
categorie di persone: famiglie disagiate e/o indigenti
− persone bisognose − anziani soli e poveri;
Con il sostegno degli Operatori Locali di Progetto (OLP) i
volontari svolgono periodicamente un attento censimento dei
"bisogni" esistenti sui territori monitorati,
grazie al metodo dell’intervista, al fine di catalogare detti
bisogni e quantificare le persone meno abbienti.
Detto strumento permette così di intervenire in modo
programmato sulle famiglie che necessitano di un aiuto.
La distribuzione degli alimenti avviene periodicamente.
Prevalentemente viene effettuata dai volontari tramite consegna
"ad personam", pur avendo presso l'Associazione un
punto d'ascolto dove chi ha necessità si può rivolgere ed
esporre le proprie esigenze; per ultimo i prodotti alimentari
e sanitari si possono richiedere e ritirare presso gli sportelli
messi a disposizione dai partner e gestiti dai volontari dell'Associazione.
L'attività di distribuzione viene svolta dai volontari con
estrema delicatezza e rispetto totale della privacy delle
persone.
Questo laboratorio permette ai ragazzi/volontari di conoscere
più da vicino alcune situazioni di disagio economico e
sociale che tante famiglie vivono quotidianamente;
Grazie a queste attività i volontari vivono l'esperienza
del confronto diretto con quelle che sono le problematiche legate
al mondo della terza età, al disagio sociale, alle esigenze
economiche, alla solitudine e all'handicap;
sono esperienze che permettono di interpretare la quotidiana e reale
presenza del fenomeno "povertà" in tutte le sue declinazioni.
Purtroppo, con rammarico, bisogna prendere atto che molte volte e in
tanti casi trattati dall'Associazione, le istituzioni preposte alla
risoluzione di tali fenomeni sono latitanti ed assenti.