intervista

Intervista ad Angelo Bozzolini regista del film-documentario
LA STORIA IN MOVIMENTO:

DA DOVE E' NATA L'IDEA PER QUESTO PROGETTO?
Alcuni anni fa lessi un articolo su un quotidiano nazionale, che riportava la storia dei fratelli Minguzzi. Rimasi affascinato dalla foto di un operaio, che ho scoperto oggi essere Angelo Minguzzi, aggrappato ad uno dei cavalli del Vittoriano a Piazza Venezia. La sua sagoma in primissimo piano, con lo sfondo palpitante di macchine e persone in movimento mi affascinò moltissimo. Letto l'articolo pensai che avrei un giorno dovuto fare un documentario su di loro.

COSA TI HA AFFASCINATO DI QUELL'ARTICOLO?
Innanzitutto rimasi colpito dal venire a conoscenza del fatto che esisteva personale specializzato nella movimentazione di opere d'arte. Inoltre, la maniera attraverso la quale la giornalista descriveva il carattere dei fratelli Minguzzi mi fece da subito pensare che sarebbe stato molto stimolante cimentarsi nella "conquista" di personalità dal carattere così forte, sia per carpirne i misteri legati alla loro professione che per delinearne le forti individualità.

COM'E' STATO L'INCONTRO CON I FRATELLI MINGUZZI?
Sono molto cordiali ed estremamente divertenti. Antonio cura la parte organizzativa della loro attività, mentre Angelo segue i lavori sul campo.
Attorno a loro esiste un numero imprecisato di familiari che credo, ma è ancora presto per dirlo, rappresenti la vera forza di questa famiglia storica che da quattro generazioni sposta, per usare una loro definizione "il peso della storia".

HAI GIA' UNA CHIARA IDEA DI COME STRUTTURERAI IL DOCUMENTARIO?
Ogni documentarista credo parta da un'intuizione che può essere sviluppata solo attraverso un lavoro approfondito che lo porta eventualmente a dominare la materia che tratta. Credo di sapere, con abbastanza precisione, quali sono i punti che mi interessa sviluppare di questa storia, ma non li rivelerò in questa sede.

IN CHE MANIERA PENSI DI FAR CONVERGERE L'ASPETTO INDIVIDUALE DEI SIGNORI MINGUZZI E QUELLO UNIVERSALE DEL PATRIMONIO ARTISTICO CON CUI ESSI HANNO QUOTIDIANAMENTE A CHE FARE?
Sono contento che lei mi ponga questa domanda. Infatti, per me uno degli elementi essenziali di questo film si giocherà sul doppio piano della professione che i fratelli Minguzzi esercitano: etico e tecnico. Da un lato mi sembra essenziale descrivere la tecnica più che secolare attraverso la quale si è arrivati alla odierna movimentazione delle opere d'arte; dall'altro credo sia altrettanto rilevante posare lo sguardo sull'aspetto etico costituito dal lavorare con oggetti facenti parte del patrimonio artistico-culturale del mondo intero.

QUESTA STORIA TI OFFRE LA POSSIBILITA' DI RACCONTARE ROMA DA MOLTI PUNTI DI VISTA. COME LAVORERAI SU QUESTO ASPETTO?

Roma sarà la protagonista di questo film. Verrà raccontata visivamente poiché l'attività dei Minguzzi ha luogo contestualmente alla magnificenza del patrimonio artistico di Roma, ma sarà anche protagonista narrativamente, poiché questa famiglia è, dagli inizi del '900, allocata nel quartiere storico della Garbatella, uno dei rioni più affascinanti della capitale.

 

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